Avevo acquistato da pochi mesi la fotocamera digitale e scattai foto al lieto evento.
Quando ho rivisto quelle immagini, mi ha colpito la costante di espressioni guardinghe e immusonite che a suo tempo non avevo notato.
Fu Enza Mejias, l'anfitriona del Codazzi, a convincermi ad andare: "...è un tuo amico!", mi disse. Non era vero, era un collega e non un amico.
A proposito di amici, Enza Mejias era una grande amica di Minerva Valletta.
Minerva Valletta, moglie del signor Bagordo, autista dell'Ambasciata d'Italia a Caracas |
Tornando alla Mejias, da buona anfitriona, nonché segretaria per l'associazione di delinquenti patentati "Agustin Codazzi", Enza organizzò lì per lì una colletta per l'ex collega che si sposava, con tanto di teatrino: non c'era dubbio, era un talento nel suo genere. "Portaglieli con i nostri auguri", mi disse più o meno, consegnandomi i soldi alla fine della recita.
Enza Mejias, napoletana - Escuela Agustin Codazzi, Caracas |
Enza Mejias, segretaria anfitriona - Escuela Agustin Codazzi Caracas |
- La prima foto l'ha colta di sorpresa, non ha avuto il tempo di trovare un diversivo e si vede: è piuttosto seccata ma non vuole manifestarlo
- Qualcuno l'ha chiamata al telefono (qualcuno della Giunta del Codazzi che sta all'altro lato della segreteria, in una stanza di vetrate coperte da pesanti tende marroni). Notate l'espressione e la gestualità di Enza al telefono, l'antropologo direbbe che sta marcando il territorio
- A questo punto osservate le foto in basso. Notate niente?
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